Referendum “anticostituzionale”

Referendum “anticostituzionale”

Referendum “anticostituzionale”

…come si dice, nel dubbio le cose si lasciano come stanno, e quando il contesto è la Costituzione il dubbio diventa certezza. La risposta che tutta questa storia è una “zozzata”, mossa dalla consapevolezza che hanno capito che stanno capitolando e solo forzando alcune procedure possono garantirsi il “futuro”, è nel fatto che la modifica della Costituzione passa attraverso un referendum! E questo è molto sospetto. Mi spiego. È già accaduto che il referendum ponga questioni la cui portata non sia solo “sociale/individuale” ma prevalentemente “tecnico/sociale”, come accaduto per la Brexit differentemente da divorzio e aborto. Ma qui la questione è da intendere come la quintessenza della valenza “tecnico/sociale” e quindi la massima espressione di contenuti non gestibili per via popolare. Per questo la Costituzione deve essere figlia di tutte le parti politiche e soprattutto figlia di esponenti esperti, che si responsabilizzino. E in questa responsabilità trasversale a tutte le forze c’è la garanzia della migliore Costituzione e delle sue evoluzioni. La Costituzione deve essere espressione della democrazia più larga ed esperta, non formalmente mossa da una parte e poi qualificata per delega diretta dal popolo. Perché questa deresponsabilizzazione?! Perché affidare al popolo qualcosa che è palesemente e assolutamente più grande di lui?! Perché deresponsabilizzarsi per poi addirittura personalizzarla?! Ecco, tutta la digressione porta a quest’ultima che è l’ossimoro di senso che rivela la “mal parata”. Il referendum, nell’impossibilità di spiegarsi, diventa addirittura “sceglietemi”. Poi, nel merito ho le mie idee e le ho espresse a più riprese con commenti e post. Ma come da premessa contano poco. È sufficiente la “deresponsabilizzazione” per comprendere l’iniquità della questione.

Il venditore non sceglie la pillola per te. E’ un venditore non un medico (leggi Politico). Ti fa vedere la pillola rossa e poi quella sua verde. E ti consiglia, ti aiuta a scegliere per induzione chiamando la prima NO e la seconda SI… ma, fondamentale, la pillola la scegli sempre tu.  Il venditore non si espone direttamente, non entra nel merito, si espone in prima persona quando non vende. Non ti da gli strumenti per capire che ti ha fregato, alla peggio si sovrappone a te condividendo la “sola”. Ti dirà <<la pillola verde l’ho presa anche io, ovvio che non sapevo facesse male!>> Fa del tutto per farti scegliere, per farti assumere le tue responsabilità, responsabilità che puoi prenderti solo se hai modo di comprendere esattamente la differenza tra la pillola rossa e quella verde, ma non solo non sei un politico ma non sei nemmeno un medico. E quindi che fai scegli?!… e poi diranno <<il paziente è morto ma è il popolo che ha scelto la pillola verde al “cetriolo”>>…

Marco Valerio Masci

 

(pubblicato in Note su FB: 18 NOVEMBRE 2016)

Fotografia di testa: Marco Valerio Masci, Referendum, ‎22 ‎giugno ‎2013 (Casio EX-ZR100)

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