Riforma “anticostituzionale”
Riforma “anticostituzionale”
…detta al contrario: votereste una riforma dove <<il Senato rimane ma si perde il diritto di votare i propri senatori>> (prof. M. Villone)…
L’opposizione ritiene che questo non rappresenti alcuna “limitazione” alla democrazia in quanto sarebbe già così nell’eccellente sistema democratico americano. Peccato che da quelle parti hanno organi terzi di controllo e legge sul conflitto d’interessi, che, sebbene in modo perfettibile, permettono di inibire tendenze unidirezionali e autoreferenziali, che invece qui sarebbero senza alcun controllo. A cotanta assenza di “regole di base”, promesse e sempre eluse (chissà perché…), si aggiunga la “clausola di supremazia” che sarà l’altra faccia della medaglia della deroga alle disposizioni di legge, che potranno ora essere derogate anche senza emergenza. Come dire che se fino ad adesso per scavalcare le leggi vigenti dovevamo aspettare un “terremoto”, con la riforma sarà sufficiente la sola rilevanza “politica” che, in totale assenza di “regole di base”, si trasformerà inevitabilmente in totale “autodeterminazione”. Detta in altri termini, tutto convergerà sul Presidente del Consiglio. Oggi Renzi. E domani? E chi fa questo non pensa al terribile nemico Grillo?!…
Marco Valerio Masci
PS: tendiamo sempre a fidarci della singola persona non riuscendo a diventare società, nonostante la storia…
(pubblicato in Note su FB: 26 NOVEMBRE 2016)
Fotografia di testa: Marco Valerio Masci, Riforma, 5 novembre 2010 (Casio EX-ZR100)