AS ROMA e le Grandi
Marco Valerio Masci
Marco Valerio Masci
Riflessioni sulle attribuzioni di genere declinate al femminile In un mondo che da importanza alla forma (termini) e non alla sostanza (contenuti), la forma diventa spesso l’alibi per la sostanza più becera. Didatticamente e professionalmente ho sempre dato prevalenza alla sostanza[1] in quanto capace di determinare la forma correlata, mentre spesso si procede al contrario commettendo un errore dialogico dagli effetti spesso irreversibili e gravi. Ciò non significa che non si possa partire dalla forma, significa che qualunque sia il…
La critica musicale titola unanime <<con la vittoria di Sanremo i Måneskin sdoganano il rock in Italia>>. Un riconoscimento importante che in realtà non gli appartiene, almeno si spera per loro. Il Rock dei Måneskin (Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi, Ethan Torchio) è “radicale”, è il rock suonato, quello dei riff, dell’inciso vocale, dello strumento nudo e crudo, quello dei capostipiti Led Zeppelin e dei Nirvana, ultimi esponenti e canto del cigno del Rock. Oggi i Måneskin portano il Rock…
Ormai il giornalismo calcistico, che da decenni non è più “sportivo”, è pura perversione, unitamente a chi lo segue che non è più solo “tifoso”, accezione già negativa di per sé (deriva dagli effetti comportamentali convulsi prodotti dalla malattia “tifo”), ma “deviato”. La mentalità dei social si è trasferita nel giornalismo che approda al ragionamento più breve da singolo bit (alias “neurone”). L’oggetto non è più il calcio e i suoi derivati, l’oggetto è il fine per il fine, la…
…volendo li avrebbero polverizzati e dispersi nel vento, ma politicamente sarebbe stato controproducente, meglio ottemperare mettendo in atto una resistenza calmierata, tra irreprensibile (4 morti), dura (13 feriti) e tollerante (accesso al Congresso – 52 arresti). Si reprime e si tollera in quota parte, con redistribuzione percentuale esponenziale, nel nome della libertà o dell’ipocrisia, a seconda del punto di vista. Politicamente geniale… Marco Valerio Masci
Se tutti stanno a casa il virus muore. Estremizzando, se tutto il mondo stesse a casa il virus morirebbe in 15 giorni. Sarebbe stato così se non ci fossero stati gli “asintomatici”, la “positività persistente” per tempi ancora indeterminati e il “ritorno della positività”, in qualche caso anche recrudescente. Variabili impazzite che indeboliscono gli effetti propedeutici del lockdown. Allora è chiaro, la clausura è condizione necessaria ma non sufficiente. Non basta. Quando uscirai, se sarai asintomatico trasmetterai il virus, se…